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L’EVOLUZIONE DELLE RUOTE PANORAMICHE ITINERANTI NEGLI ULTIMI 25 ANNI By Enrico Fabbri
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28625 dated 15.01.2017
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Enrico Fabbri
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Enrico Fabbri
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Le ruote panoramiche stanno riscuotendo un grande interesse in questi ultimi anni, ma quale è stata l’evoluzione e l’innovazione delle ruote itineranti nell’ultimo quarto di secolo?
 
L’EVOLUZIONE DELLE RUOTE PANORAMICHE ITINERANTI NEGLI ULTIMI 25 ANNI
by Enrico Fabbri
 
Introduzione
La ruota panoramica è una delle prime attrazioni inventate dall’uomo e rappresenta tutt’oggi le fondamenta del settore. Le prime attrazioni di questo tipo erano già raffigurate in disegni arabi ed indiani datati oltre mille anni fa. Questi primi modelli erano ovviamente di piccole dimensioni e venivano spinti a mano. Alcuni video-clip recenti, disponibili su YouTube, mostrano costruzioni recenti, ma quasi identiche a queste prime ruote.
È però all’ing. George Ferris di Pittsburg che si deve il successo moderno di quest’attrazione. Fu lui nel 1893, in occasione dell’Esposizione Universale in Chicago, a realizzare la prima ruota panoramica di grandi dimensioni: un gigante di oltre 76 metri di diametro, con 36 cabine, ognuna delle quali in grado di trasportare fino a 60 passeggeri. Il successo fu enorme, tanto che negli anni a seguire furono costruite altre ruote panoramiche di grandi dimensioni a Parigi e a Vienna.
L’interesse verso quest’attrazione è molto aumentato negli ultimi anni diventando spesso un’icona in occasione di eventi in città storiche o come punto di riferimento in località turistiche. Per fare il punto della situazione oggi dobbiamo prima ripercorrere quanto è successo negli ultimi 25 anni.
 
Anni Novanta
Nei primi anni ‘90 il panorama dei costruttori di ruote panoramiche itineranti era concentrato tra l’Italia e l’Olanda. Per ‘attrazione itinerante’ intendiamo un’attrazione che non è fissata al suolo in modo permanente tramite fondazioni in cemento. I costruttori hanno quindi trovato due soluzioni per rendere mobili queste attrazioni: la prima installando una parte della struttura ripiegabile su speciali semirimorchi, la seconda realizzando un basamento speciale da appoggiare al suolo su cui poi installare l’intera struttura.
La società Biancardi (Bergantino, Italia) costruiva piccole ruote panoramiche, in versione semirimorchio, con un’altezza massima tra i 16 e i 18 metri di altezza. La società FAR Fabbri (Bergantino, Italia), aveva appena realizzato la sua prima ruota panoramica, in versione semirimorchio, di un’altezza di 20 metri (era l’anno 1988), quando si adoperò per superare questi limiti producendo due nuovi modelli, la Ruota Panoramica 25 e la Giant Wheel 34, entrambi in versione semirimorchio. Quest’ultima fu inviata in California nel 1991 con un grandissimo successo, tale che poi la società Chance (USA) ne copiò lo stile caratterizzato dai tre semirimorchi, realizzando un suo modello con un’altezza di 28 metri, sempre installata su semirimorchio, che chiamò Century. Altri importanti interpreti nella costruzione di ruote panoramiche furono SDC e Spaggiari e Barbieri (Reggio Emilia, Italia), che avevano costruito, ancor prima degli anni ‘90, ruote panoramiche con altezza fino a 18 metri sempre in versione semirimorchio.
In Olanda, invece, erano attivi in quegli anni due costruttori importanti, Nauta Bussink e Mondial. Tra questi due ci fu una grande competizione per conquistare il mercato tedesco. Entrambi iniziarono a produrre modelli di ruota panoramica di 33 metri, per poi passare a modelli di 38 metri ed arrivare infine a quelli alti 44 metri. Il mercato tedesco era molto importante: era il solo a rappresentare un buon incasso e ad avere operatori professionali che potevano installare e trasportare queste grandi strutture con efficienza. Ad un certo punto questi due costruttori trovarono un loro equilibrio in quanto Nauta Bussink si specializzò in ruote panoramiche portatili (con basamento) mentre Mondial in quelle installate su semirimorchi.
Gerstlaurer (Germania), nata da una costola dello storico e importantissimo costruttore Anton Schwarzkopf, costruì pochissime unità, molte in versione portatile con basamento. L’ultimo esemplare di questo costruttore, alto 60 metri, si trova nel parco divertimenti Nigloland (Francia) ed è stato spostato solo un paio di volte in occasione del mercatino di Natale di Metz (Francia).
 
Anni Duemila
Il vero boom internazionale delle ruote panoramiche iniziò nell’anno 2000. La città di Londra aveva sponsorizzato la costruzione di una grande ruota sul Tamigi, con un’altezza di 135 metri (la Millennium Wheel, nome che si è col tempo aggiornato diventando oggi The London Eye) e l’inaugurazione era prevista per l’occasione del nuovo millennio. La città di Parigi, che non voleva essere di meno, organizzò un evento sempre concentrato sulle ruote panoramiche. Parigi chiamò a raccolta tutte le ruote panoramiche esistenti in Europa e le fece installare nel corso principale della città (gli Champs Elysées). Fu un grande evento che cambiò la storia delle ruote panoramiche itineranti.
In quell’occasione Nauta Bussink costruì una ruota panoramica speciale, alta 60 metri e installata su un basamento. L’attrazione aveva 42 vetture tematizzate con una capacità massima di 252 persone. Fu chiamata La Grande Roue de Paris in ricordo della prima grande ruota panoramica costruita circa un secolo prima. Il fatto che quest’attrazione fosse stata installata nel centro storico di una capitale tanto importante fu un fortissimo richiamo per gli operatori del settore di tutto il mondo.
Quest’attrazione portava due innovazioni particolari. La prima era la vettura: non più la classica ‘gondola’ ottagonale, ma una ‘cabina’ a forma di ‘casetta’ che veniva ripiegata telescopicamente durante il trasporto. La seconda caratteristica innovativa consisteva nella struttura rotante della ruota: fu dimezzato il numero dei bracci in modo che per ogni settore erano installate due vetture/cabine. La nuova combinazione di stile rappresentata dalle cabine (casette) e dal minor numero di bracci portò un cambiamento di stile che si ripercuote ancora oggi. Recentemente quest’attrazione ha lavorato a Rimini (Italia) durante un paio di stagioni estive ed oggi è di proprietà di Freij Group.
Pochi anni dopo Mondial costruì anche lei una nuova ruota panoramica alta 50 metri in versione semirimorchio. Fino a quel momento era sempre stato molto difficile raggiungere altezze elevate per le attrazioni su semirimorchio; all’aumentare dell’altezza aumentavano, infatti, la lunghezza ed il peso dei semirimorchi posizionati alla base. Vi furono alcuni problemi di messa a punto, ma alla fine questa ruota, che aveva già incorporato le innovazioni di stile realizzate da Nauta Bussink, fu messa in funzione in Gran Bretagna ed è ancora oggi operata da Mellors Group durante il Winter Wonderland di Londra.
Nel 2004 anche FC Fabbri Park (Calto, Italia) realizzò una ruota panoramica di 40 metri installata su tre semirimorchi e successivamente ne produsse una versione più piccola di 30 metri installata su due semirimorchi. Queste versioni mantenevano la vecchia impostazione di stile delle gondole e del numero di bracci che meglio si adattava alla ruote panoramiche di piccola dimensione.
 
Evoluzione delle Cabine
Intorno al 2002, Ronald Bussink iniziò a proporre al mercato l’utilizzo delle cabine chiuse professionali, le medesime che venivano utilizzate nella cabinovie in montagna, al posto della classiche cabine o gondole delle ruote panoramiche. Quest’importante miglioramento di tipo estetico ebbe il potere di trasformare la ruota panoramica da un’attrazione per luna park ad una vera e propria attrazione turistica. Le nuove cabine, normalmente costruite in Svizzera, conferivano un’eleganza unica a quest’attrazione molto tradizionale. Fu proprio quest’innovazione a dare una nuova spinta a Bussink per la vendita in tutto il mondo, sia in versione fissa che portatile, soprattutto in Gran Bretagna.
La prima ruota panoramica in versione portati le con le nuove cabine svizzere (quella di colore rosso) fu venduta a Billy Stevens, un operatore inglese molto importante che in quegli anni operava al Global Village (Dubai, Emirati Arabi) e che stava espandendo la sua organizzazione in Asia.
Questa ruota da 60 metri fu installata a Shanghai (Cina) con un enorme successo. Seguirono altre unità sempre con la stessa altezza e sempre in versione portatile, che furono vendute al gruppo di Elliot Hall in Gran Bretagna, che le mise in funzione in molte città della Gran Bretagna. Recentemente tutte queste ruote panoramiche sono state acquistate da Freij El Zein, imprenditore del leisure il cui gruppo oggigiorno detiene il maggior numero di ruote portatili di grandi dimensioni al mondo, tutte di costruzione originaria Nauta Bussink/Ronald Bussink.
 
Dal 2010 in poi
Qualche anno fa Bussink ha ceduto a Vekoma (famoso costruttore di ottovolanti) alcuni dei suoi progetti di ruote panoramiche allo scopo di potersi dedicare al suo nuovo progetto della R80XL. Vekoma non ha mai costruito nessuna ruota panoramica secondo il progetto originario di Bussink; le poche unità messe in commercio recentemente rappresentano unità che erano in magazzino al momento della cessione di Bussink. Bussink progettò quindi la nuova grande ruota panoramica, in versione portatile, con un’altezza di quasi 80 metri (78 metri per la precisione).
Per la costruzione l’olandese si affidò alla società Maurer (Germania), importante produttore di ottovolanti per parchi divertimento. Si trattava di un progetto molto impegnativo per il quale Bussink dovette mettere in campo tutta la sua esperienza per mantenere semplici le procedure di montaggio e trasporto e nel contempo una struttura elegante. Inizialmente il gruppo Bussink/Maurer decise di mettere in produzione cinque unità contemporaneamente, di cui tre in versione portatile e due in versione per parco fisso. Comsuccess pletare questo progetto significava realizzare la più alta ruota panoramica al mondo in versione itinerante (mobile).
Bussink decise però ancora una volta di innovare, realizzando un solo progetto di ruota panoramica che potesse essere fissata a terra oppure fissata ad un basamento mobile. La struttura rotante poteva ospitare 54 cabine professionali svizzere a otto posti oppure 27 cabine professionali svizzere da 12 posti. Questa soluzione ha permesso di investire in un solo progetto, ma consentendo ai clienti diverse personalizzazioni.
Nello stile Bussink ci fu un’altra innovazione importante: usò solo sei colonne per sostenere la ruota panoramica (invece delle classiche otto). Questa soluzione gli consentì di avere un’ampia pedana frontale necessaria per dare più confort ai passeggeri, incluso un immenso tetto in alluminio dotato di un sistema di illuminazione a Led.
Bussink rinnovò anche altri elementi tecnici che vanno dal mozzo centrale (smontabile in due parti per il trasporto) ai sistemi che semplificano alcune operazioni d’installazione e livellamento. Tutte soluzioni di dettaglio che sarebbe troppo lungo spiegare in questo momento. La prima R80XL (versione SP cioè montata su basamento mobile) montata per il test finale a Monaco di Baviera nel dicembre 2012, ha fatto il suo debutto l’estate successiva a Puebla, in Messico, entrando anche nel Guinness dei Primati come la più grande ruota itinerante del mondo.
E l’altra olandese, Mondial? Mondial non è stata a guardare. Anche gli uomini di Mondial hanno puntato ad alzare l’altezza delle loro ruote e nel novembre 2015 ne hanno inaugurata una (RR80) a Parigi, in Place de la Concorde, sempre in versione semirimorchio, con l’importante altezza di 78 metri e 48 gondole. Si tratta di un progetto tecnicamente molto complesso che ha richiesto tutta l’esperienza che Mondial aveva raccolto nei modelli precedenti.
Non è per niente facile riuscire a far combaciare le esigenze di una grande ruota panoramica con i vincoli tecnici che impongono dei semirimorchi. Mondial aveva già da tempo anche brevettato molte soluzioni tecniche che aveva messo in campo e che facilitano le operazioni di montaggio di queste attrazioni così grosse in versione semirimorchio. La RR80 di Parigi è di proprietà di Marcel Campion, storico operatore francese che fu anche il promotore dell’installazione delle famose ruote panoramiche a Parigi nel 2000.
 
Oggigiorno
Negli ultimi due anni l’interesse per le ruote panoramiche è notevolmente aumentato da parte di amministrazioni di città che richiedono queste attrazioni per eventi brevi di qualche mese o per periodi medio lunghi di due o tre anni. Come potete immaginare, nel caso di grandi città le amministrazioni non consentono l’installazione permanente di attrazioni come queste nei loro centri storici, ed è anche per questo motivo che è molto aumentata la richiesta di ruote di grandi dimensioni in versione portatile.
Bussink ha smesso di costruire ruote panoramiche alte 40/60 metri, ma quelle che ha prodotto restano molto richieste nel mercato delle attrazioni usate, grazie alla loro semplicità di montaggio ed all’alta qualità di costruzione. Mondial è rimasta l’unico costruttore di ruote panoramiche di grandi dimensioni in versione semirimorchio, sia perché sono esecuzioni molto costose sia perché troppo complesse da gestire nel traspor to su strada (sono tutti veicoli eccezionali per lunghezza e peso).
Altri costruttori stanno quindi prendendo piede in Europa prendendo lo stile Bussink come riferimento principale: Lamberink (Olanda) ha realizzato delle ruote con un’altezza di 33 metri ed ora ha in cantiere una versione da 44 metri. Technical Park (Italia) ha recentemente costruito una ruota panoramica da 45 metri.
Sebbene molti operatori ritengano che sia abbastanza semplice progettare delle ruote panoramiche questo non è assolutamente vero quando si vogliono realizzare strutture molto grandi. Ci sono innumerevoli dettagli da considerare e procedure di qualità da seguire durante la costruzione per garantire un prodotto che possa durare nel tempo. La ricerca è continua e credo che Bussink e Mondial ci presenteranno altre sorprese nei prossimi anni.
 
 

 
Scritto da Enrico Fabbri enrico@fabbrirides.com
Articolo originariamente pubblicato nella rivista Games Industry (Italia)
Data originale: Gennaio 2017
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