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GLI OPERATORI ITALIANI DEVONO CAMBIARE LA LORO POLITICA DEI CONTROLLI ANNUALI By Enrico Fabbri
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PNR
28620 dated 15.12.2016
Pubblicato da
Enrico Fabbri
Fonte
Enrico Fabbri
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Nonostante in Italia ci siano molte attrazioni di ultima generazione, gli operatori italiani sono tra quelli meno preparati sotto il profilo tecnico relativo a sicurezza e prevenzione.
 
GLI OPERATORI ITALIANI DEVONO CAMBIARE LA LORO POLITICA DEI CONTROLLI ANNUALI
by Enrico Fabbri
 
Gli operatori italiani si sono dimostrati storicamente molto efficaci nell’uso e nella manutenzione delle attrazioni e la loro continua attenzione ha fatto in modo che ci siano stati pochi incidenti gravi negli ultimi 20 anni. Grazie ai contributi del Governo italiano sono stati in grado di sostituire spesso le loro attrazioni acquistando modelli sempre più complessi ma anche sempre più sicuri con calcoli raffinati e processi di qualità in fase di costruzione in linea con le normative internazionali più severe.

Ho parlato con tanti operatori italiani in questi ultimi anni e tutti esprimono una grande volontà ed impegno nella conduzione della propria attrazione, usando al meglio le esperienze dei loro genitori per rendere la propria attrazione sicura.

Credono quindi di essere allineati con gli altri grandi operatori europei. Purtroppo invece no, non è vero. La maggior parte degli operatori italiani non sono allineati con i grandi operatori perché a quasi tutti manca una base tecnica generale dei concetti di controllo e sicurezza. Per esempio, in Gran Bretagna, dove operano molte attrazioni che hanno più di 20 anni, solo con l’introduzione di una procedura accurata d’ispezione si è riusciti a ridurre gli incidenti di oltre il 70%. L’applicazione di queste procedure ha consentito agli operatori inglesi di comprendere le tecniche migliori ed efficienti per la prevenzione. Oggi gli operatori inglesi sono tra i pochi che riescono a operare in tutto il mondo confrontandosi con gli enti di controllo senza sentirsi in difficoltà.

Gli operatori italiani hanno la fortuna di avere molti costruttori importanti vicino a casa, hanno la possibilità di accedere a ingegneri qualificati per la verifica delle attrazioni. Queste sono risorse importanti che possono e devono consentire di recuperare in pochi anni lo scarto che li divide dagli altri.

Tutto ruota intorno al tecnico di fiducia, quello che fa i collaudi annuali. Non deve essere semplicemente la persona che fa il documento cartaceo di verifica dell’attrazione, deve essere il consulente permanente dell’operatore con cui confrontarsi per qualsiasi problema.

Il vostro consulente vi aiuta a costituire il Dossier Tecnico dell’attrazione comunicando con il costruttore dell’attrazione, vi aiuta a costituire il log-book dell’attrazione secondo le norme più aggiornate. Il vostro tecnico deve ispezionare l’attrazione ogni anno per il collaudo annuale, analizzare i punti critici, decidere quali strumenti utilizzare per controllare le saldature, quali punti critici sono da verificare con maggior frequenza e quali sono da verificare al 20% oppure al 100%.

L’esperienza dell’operatore si deve unire con la preparazione tecnica del suo consulente: gli operatori impareranno molto dal loro tecnico come anche il tecnico imparerà molto dagli operatori.

Per questo motivo il vostro tecnico di fiducia deve essere scelto con cura, non tra chi costa meno o chi “rompe meno le scatole”, ma tra chi è più preparato, tra chi vi può insegnare quello che a voi manca. Per questo motivo, la responsabilità di iniziare questo processo di miglioramento è degli operatori, non della legge in generale che peraltro già esige questa accuratezza. Il processo di miglioramento è impegnativo e richiede tempo, con il tempo si scoprirà che il famoso Book è molto di più di quello che oggi si crede.

Ho scritto diversi articoli in questi mesi, spiegando in modo semplice l’importanza di molti aspetti tecnici importanti, ma questi non bastano se non sono capiti sino in fondo. Se questi argomenti vi interessano potete approfondirli con i vostri consulenti tecnici, loro conoscono molto bene questi concetti perché li applicano già in tutte le altre attività.
Quindi spetta a voi ora decidere se volete restare operatori di basso livello o invece crescere ed arrivare al medesimo livello degli operatori stranieri.
 
 

 
Scritto da Enrico Fabbri enrico@fabbrirides.com
Articolo originariamente pubblicato nella rivista Games Industry (Italia)
Data originale: Dicembre 2016
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