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LA NUOVA CONQUISTA DEL MERCATO CINESE E L’IMPORTANZA DEL PRODOTTO INNOVATIVO By Enrico Fabbri
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28570 dated 15.11.2015
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Enrico Fabbri
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Enrico Fabbri
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Molti costruttori italiani ed europei stanno consegnando attrazioni nuove in Cina, un mercato che continua a offrire opportunità interessanti e sorprese.
 
LA NUOVA CONQUISTA DEL MERCATO CINESE E L’IMPORTANZA DEL PRODOTTO INNOVATIVO
by Enrico Fabbri
 
Eravamo nei primi anni 2000 e in una pausa caffè durante le fasi di preparazione della fiera EAS che si sarebbe tenuta a Parigi presso l’Euro Disney, potei raccogliere l’opinione di due importanti costruttori di ottovolanti: “In futuro – mi dissero – i parchi divertimento cinesi acquisteranno dall’Europa solo grandi ottovolanti, mentre le altre attrazioni piccole e medie le acquisteranno da costruttori locali”.

Nei mesi successivi ebbi l’occasione di visitare gli stabilimenti di alcuni fabbricanti cinesi. Uno di loro, in particolare, installato nel piazzale e pronto per i test aveva un ottovolante tipo Wild Mouse molto simile a quello di Reverchon Industries. Mi consentirono di vedere l’attrazione da vicino, inclusi il sistema di trasmissione e le vetture. Successivamente, mi accompagnarono nel loro ufficio tecnico, dove c’erano diverse persone che lavoravano su disegni Cad. Il responsabile mi spiegò il processo di progettazione delle attrazioni che consisteva nel ‘reverse-engineering’: si prendevano foto di un’attrazione interessante di altri costruttori e si ricavavano in proporzione le dimensioni generali dell’attrazione sino a realizzare un modello complessivo in Cad. La struttura principale veniva poi passata a un software per una verifica strutturale. Al termine della visita mi invitarono ad acquistare le loro attrazioni per consentirmi di venderle in Europa, visto che, secondo loro, non c’era nessuna differenza importante tra quelle che costruiamo noi in Italia e quelle costruite da loro. Dopo qualche tempo venni a sapere che l’azienda non esisteva più perché tutti i suoi uomini chiave erano migrati a un altro costruttore.

In effetti molte attrazioni costruite in Cina vennero installate e utilizzate in parchi divertimento cinesi, mostrando immediatamente dei problemi tecnici, in alcuni casi con addirittura incidenti gravi a passeggeri. Le attrazioni sono macchine molto complesse e con moltissimi componenti fondamentali per la sicurezza. Ciò richiede la massima attenzione e una profonda esperienza degli addetti sia dell’ufficio tecnico che in ambito produttivo. In Cina, il numero di attrazioni che possono essere prodotte e vendute ogni anno è solo una “piccola serie” se confrontato con altri prodotti lì fabbricati, e quest’esiguità non consente ai costruttori cinesi di specializzarsi e di raggiungere la stessa qualità dei loro colleghi europei.

Col tempo, la maggior attenzione alla sicurezza dei parchi divertimenti cinesi li ha indotti a riacquistare attrazioni di media dimensione dagli europei, anche se i prezzi sono superiori a quelli delle giostre costruite in Cina. Anche per loro, ora, la sicurezza e la durata dell’attrazione nel tempo sono fattori che contano.

Ma la cosa non è finita qui. In Cina ci sono poche grandi società che possiedono e operano molti parchi divertimenti (una per esempio, è OCT, gruppo quotato anche in Borsa). Questi gruppi non chiedono più attrazioni classiche ben costruite: chiedono prodotti innovativi sia nella tematizzazione che nel concept, si comportano insomma né più né meno come le grandi corporation americane e come quelle hanno programmi di sviluppo pluriennali.

Anche il settore dei parchi acquatici in Cina da anni è importante e assorbe più del 50% della produzione mondiale. In molte città cinesi non c’è il mare e quindi lo sviluppo degli acquapark serve anche per insegnare ai ragazzini a nuotare. Oltre il 70% dei nuovi ottovolanti in legno sono venduti in Cina.

In Cina come altrove, tutte le attrazioni devono essere ispezionate e certificate prima di essere messe in funzione. Le attrazioni di piccole dimensioni vengono gestite dagli uffici regionali di certificazione, quelle medio-grandi sono invece certificate dall’ufficio principale a Pechino. Il sistema di certificazione prevede l’ispezione delle saldature al 100% e un’analisi in comparazione tra disegni e calcolo dell’attrazione. Tutto molto simile a quanto oggi succede qui in Europa.

Il mercato cinese è quindi oggi una grande opportunità per tutti i costruttori italiani ed europei. Quasi nessun prodotto made in China ha avuto successo al di fuori della Cina, se non altro se confrontato con altri settori. Dall’altra parte, i clienti cinesi richiedono standard di qualità elevati e hanno tecnici in grado di valutare i prodotti prima dell’acquisto. Poiché il mercato locale è in espansione richiedono innovazione a tutti i livelli come da tempo molti costruttori non erano più abituati a fare.
 
 

 
Scritto da Enrico Fabbri enrico@fabbrirides.com
Articolo originariamente pubblicato nella rivista Games Industry (Italia)
Data originale: Novembre 2015
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