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UN COMITATO TECNICO PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE By Enrico Fabbri
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PNR
28575 dated 15.12.2015
Pubblicato da
Enrico Fabbri
Fonte
Enrico Fabbri
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Per aumentare la sicurezza delle attrazioni è necessario che i costruttori italiani uniscano le forze e condividano analisi e soluzioni.
 
UN COMITATO TECNICO PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE
by Enrico Fabbri
 
Ferrara, 6 dicembre 1986: da una riunione informale scaturì la decisione di costituire l’associazione ANCASVI (Associazione Nazionale Costruttori Attrazioni Viaggianti). A quell’incontro erano presenti i rappresentanti di tutti i costruttori italiani più importanti d’allora, tra i quali SDC, CETI, Europark, Melpark, 3B Bertazzon, Soriani & Moser, IE Park, Zamperla, Carpenteria 2000, 3A, Pollini, Pinfari, Contin e naturalmente Far Fabbri rappresentata da mio padre, Alfonso Fabbri.

Io, che non avevo ancora 18 anni, quel giorno lo accompagnai. Appena arrivato ebbi modo di conoscere Danilo Tosetto, già allora reporter immancabile di tutti gli eventi importanti del nostro settore. Gianni Chiari, membro del Comitato Organizzatore, a quell’incontro illustrò ‘l’ipotesi di lavoro per la normativa dello spettacolo viaggiante’ che sarebbe poi stata sviluppata con l’UNI, l’ente italiano per l’unificazione delle norme. La maggior parte dei presenti non aveva le idee chiare sull’utilità di unirsi in associazione. Il sig. Spaggiari di SDC, per esempio, suggerì di creare piuttosto un ‘gruppo tematico’ all’interno di Confindustria. Ovviamente i costruttori più grandi non sentivano l’esigenza di condividere le loro conoscenze tecniche e di mercato con altri fabbricanti minori.

Per molti anni ANCASVI ha dedicato la quasi totalità delle sue risorse allo sviluppo della prima norma italiana UNI, e successivamente allo sviluppo della prima norma europea EN-13814, per la quale l’Italia ha gestito la segreteria del gruppo di lavoro CEN/TC 152. Quest’importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno ininterrotto di Gianni Chiari, che ringrazio a nome di tutti anche qui, in questo mio intervento. All’inizio l’approvazione politica di questa norma fu osteggiata da Germania, Gran Bretagna e Francia, che non votarono favorevolmente. Con il tempo, però, la forza della semplicità di uno strumento comune in Europa è stata compresa appieno e ora l’EN-13814 è sostenuta da tutte le nazioni europee. La nuova edizione della EN-13814 e la pubblicazione della ISO-17842 chiudono un lungo ciclo di lavori e rappresentano un punto di riferimento mondiale indispensabile per affrontare le nuove sfide.

Nei miei precedenti articoli ho trattato diversi argomenti riguardanti l’analisi dei rischi, gli effetti della fatica, la determinazione dei componenti relativa alla sicurezza, l’importanza delle ispezioni, la responsabilità del costruttore e le sue eventuali negligenze. Tutti temi chiave ormai diventati comuni anche in settori diversi dal nostro.

Per meglio affrontare questi argomenti ANCASVI ha deciso di istituire un Comitato Tecnico che consente ai costruttori e ai loro tecnici di incontrarsi per discutere e confrontarsi al fine di individuare soluzioni comuni su tanti aspetti che pur non essendo delle norme tecniche in senso stretto, stanno assumendo una grande rilevanza. L’Italia vanta alcuni dei costruttori leader a livello mondiale e merita quindi, attraverso ANCASVI, una maggiore visibilità su molti temi. La Gran Bretagna, per esempio, ha sviluppato NAFLIC/ADIPS come un importante gruppo tecnico per le ispezioni delle attrazioni, a cui tutti noi costruttori europei facciamo riferimento.

Per il futuro, personalmente credo quindi che il Comitato Tecnico di ANCASVI possa operare su temi come:
– Precauzioni per le fasi di installazione delle attrazioni itineranti;
– Analisi di incidenti occorsi su attrazioni allo scopo di aumentare la prevenzione;
– Analisi dei criteri di ispezione annuali in altre nazioni e mercati in espansione;
– Conferenze tra costruttori e utilizzatori per divulgare informazioni e approfondire le reciproche necessità;
– Determinazione del fine vita della attrazioni già esistenti e di quelle di nuova costruzione;
– Procedure da usare in occasione di incidenti;
– Conferenze e aggiornamenti fra i tecnici professionisti del settore e i tecnici dei costruttori;
– Pubblicazione sul sito dell’associazione di “safety bulletin” dei costruttori.

Molti di questi obbiettivi sono raggiungibili e saranno efficaci solo se raggiunti con la collaborazione dei costruttori italiani più importanti del nostro settore. Questa è l’eredità lasciata a noi della nuova generazione da chi quasi 30 anni fa creò ANCASVI con tanto vigore.
 
 

 
Scritto da Enrico Fabbri enrico@fabbrirides.com
Articolo originariamente pubblicato nella rivista Games Industry (Italia)
Data originale: Dicembre 2015
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